Siamo eterni indecisi, costantemente in bilico tra la voglia di conoscere e di fare nuove esperienze e la paura di perdere i pilastri della nostra vita.
Vogliamo e ricerchiamo, quasi fosse obbligatorio, una persona che ci accompagni per tutta la vita, poi la troviamo, ci innamoriamo e poco dopo la tradiamo.
Siamo costantemente circondati da persone. Chi per un motivo e chi per un altro, incrociano la loro linea della vita con la nostra. Parenti, amici, genitori, conoscenti, sconosciuti, li vediamo, li viviamo e li diamo per scontati.
Poi improvvisamente, come è successo all’inizio della pandemia, la vita prosegue e che tu lo voglia o no ti troverai a dover affrontare situazioni solo con te stesso. Ok non viviamo più nel medioevo e non vedere fisicamente una persona non vuol dire non sentirla, ci sono miliardi di metodi per rimanere in contatto. Eppure ci siamo sentiti soli.
Perché è il corpo la vera mancanza. Ogni volta in cui ci sentiamo davvero soli, quello che ci manca è la presenza della persona. Conosciamo bene quello che ci manca e sappiamo esattamente quello che quella persona ci direbbe o farebbe in quel momento. Ci manca.
Perché toccare con mano il corpo di una persona durante un abbraccio è l’esperienza pura e semplice del mondo ed è la vera mancanza.